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Fisker Karma...
La star della fiera è stata indubbiamente la Fisker Karma Hibrid Plug-in.
Esteticamente molto accattivante, la macchina progettata da Henrik Fisker e Bernhard Koeler è un concentrato di elettronica e di potenza.
Due motori elettici all’asse posteriore le garantiscono 300 kw, per un totale di 403 cavalli, alimentati da una batteria agli ioni di litio da 20 kW/h (picco massimo 200 kW) montata in posizione longitudinale nel tunnel centrale dell’auto . Il tempo di ricarica oscilla tra le 6 e le 14 ore, il ciclo di vita 10 anni o 160.000 km.
Le batterie assicurano un’autonomia di 80 km di guida in modalità elettrica (Stealth-mode), con una velocità massima autolimitata di 153 km/h ed un accelerazione da 0-100 Km/h in 7.9 secondi.
Percorsi gli 80 km elettrici, il motore a benzina (da 260 cv, 2.0 turbo a iniezione diretta) crea l’energia necessaria ad alimentare i motori elettrici garantendo un’estensione di autonomia pari ad altri 400 km.
Il motore a benzina non agisce sulla trasmissione che rimane sempre elettrica.
In modalità Sport-mode l’energia apportata alle batterie in combinazione con il motore a benzina spinge la Fisker alla velocità di 200 km/h autolimitati con un’accelerazione da 0-100 km/h in 5.9 secondi ed un’autonomia dichiarata di 480 km!
La centralità della batteria garantisce una ripartizione ottimale tra i pesi che sono distribuiti uniformemente sugli assi anteriori e posteriori.
La trasmissione è di tipo monomarcia, posteriore.
La lunghezza è di quasi 5 metri e la larghezza di quasi due, con un passo di 3169 mm.
Il telaio è in alluminio ultraleggero e la verniciatura è a base d’acqua per creare un effetto gloss.
Gli interni sono molto estremamente curati e rispettosi dell’ambiente: la radica di legno deriva dagli alberi abbattuti dagli incendi californiani o proviene dai fondali del lago Michigan, così come il pellame deriva da stabilimenti di conciatura ecosostenibile ed i tessuti da materiali riciclati.
I sedili anteriori sono molto comodi e permettono la raggiungibilità immediata per i comandi. Lo spazio per la vivibilità posteriore, invece, è molto limitato, così come l’altezza posteriore dell’abitacolo.
I comandi alla plancia sono dei sicuro effetto ed di facile intuitività: l’interfaccia touch-screen controlla le funzioni audio, il telefono, il clima, la navigazione e gli altri sistemi di controllo. Il tutto su uno schermo dal feedback tattile di 10,2 pollici vibrante.
Il tetto solare, esteticamente accattivante, è il più grande realizzato per una macchina di serie.
Nei progetti dovrebbe immagazzinare una riserva di autonomia supplementare, ma più realistico è l’uso per l’alimentazione del sistema di ventilazione della Karma durante la sosta. La casa stima che l’energia prodotta dal pannello dovrebbe garantire 320 Km di percorrenza.
Il prezzo nella versione esposta è di 120.000 euro.
Esteticamente molto accattivante, la macchina progettata da Henrik Fisker e Bernhard Koeler è un concentrato di elettronica e di potenza.
Due motori elettici all’asse posteriore le garantiscono 300 kw, per un totale di 403 cavalli, alimentati da una batteria agli ioni di litio da 20 kW/h (picco massimo 200 kW) montata in posizione longitudinale nel tunnel centrale dell’auto . Il tempo di ricarica oscilla tra le 6 e le 14 ore, il ciclo di vita 10 anni o 160.000 km.
Le batterie assicurano un’autonomia di 80 km di guida in modalità elettrica (Stealth-mode), con una velocità massima autolimitata di 153 km/h ed un accelerazione da 0-100 Km/h in 7.9 secondi.
Percorsi gli 80 km elettrici, il motore a benzina (da 260 cv, 2.0 turbo a iniezione diretta) crea l’energia necessaria ad alimentare i motori elettrici garantendo un’estensione di autonomia pari ad altri 400 km.
Il motore a benzina non agisce sulla trasmissione che rimane sempre elettrica.
In modalità Sport-mode l’energia apportata alle batterie in combinazione con il motore a benzina spinge la Fisker alla velocità di 200 km/h autolimitati con un’accelerazione da 0-100 km/h in 5.9 secondi ed un’autonomia dichiarata di 480 km!
La centralità della batteria garantisce una ripartizione ottimale tra i pesi che sono distribuiti uniformemente sugli assi anteriori e posteriori.
La trasmissione è di tipo monomarcia, posteriore.
La lunghezza è di quasi 5 metri e la larghezza di quasi due, con un passo di 3169 mm.
Il telaio è in alluminio ultraleggero e la verniciatura è a base d’acqua per creare un effetto gloss.
Gli interni sono molto estremamente curati e rispettosi dell’ambiente: la radica di legno deriva dagli alberi abbattuti dagli incendi californiani o proviene dai fondali del lago Michigan, così come il pellame deriva da stabilimenti di conciatura ecosostenibile ed i tessuti da materiali riciclati.
I sedili anteriori sono molto comodi e permettono la raggiungibilità immediata per i comandi. Lo spazio per la vivibilità posteriore, invece, è molto limitato, così come l’altezza posteriore dell’abitacolo.
I comandi alla plancia sono dei sicuro effetto ed di facile intuitività: l’interfaccia touch-screen controlla le funzioni audio, il telefono, il clima, la navigazione e gli altri sistemi di controllo. Il tutto su uno schermo dal feedback tattile di 10,2 pollici vibrante.
Il tetto solare, esteticamente accattivante, è il più grande realizzato per una macchina di serie.
Nei progetti dovrebbe immagazzinare una riserva di autonomia supplementare, ma più realistico è l’uso per l’alimentazione del sistema di ventilazione della Karma durante la sosta. La casa stima che l’energia prodotta dal pannello dovrebbe garantire 320 Km di percorrenza.
Il prezzo nella versione esposta è di 120.000 euro.